In questo articolo parleremo di come camperizzare un fuoristrada. Un fuoristrada camperizzato, consente di fare dei viaggi molto particolari, quasi unici, raggiungendo dei luoghi poco accessibili e spesso deserti, pernottando nella natura, avendo comunque molte comodità a bordo.
Miglior fuoristrada da camperizzare
Esistono veramente molti tipi di fuoristrada, ognuno con i suoi pregi e difetti. Non esiste il fuoristrada perfetto, ciascuno di essi ha pregi e difetti. Per nostra fortuna, alcuni si prestano maggiormente a essere camperizzati e ad affrontare lunghi viaggi.
Alcuni difetti di ciascun fuoristrada, sono eliminabili o comunque possono essere attenuati tramite la sostituzione di parti meccaniche, elettriche o strutturali, con pezzi di ricambio di aziende specializzate nella costruzione di parti per 4x4.
Per scegliere un fuoristrada da camperizzare quindi, si deve tener conto di molti fattori e, non da ultimo, dei propri gusti e preferenze. Alcuni dei fattori principali da tenere in considerazione per la scelta del fuoristrada da camperizzare sono:
- Tipologia di viaggi e destinazioni: in base alla durata media e in base alla temperatura media dei viaggi è opportuno scegliere un veicolo adatto e un motore opportuno.
- Numero di passeggeri durante la marcia: può capitare di dover trasportare più passeggeri di quelli che effettivamente utilizzeranno il fuoristrada per tutto il viaggio.
- Numero di passeggeri durante la sosta: solitamente in un fuoristrada è possibile ricavare uno o due posto letto abbastanza comodi.
- Necessità di cucina: può esser comodo avere un piccolo fornello a gas per cucinare pasti durante la sosta.
- Necessità di WC: anche se una cassetta porta potti occupa molto spazio, spesso, è una soluzione economica per ovviare al problema del bagno.
- Necessità di elettricità supplementare: più gli anni passano e più i dispositivi elettrici ed elettronici fanno parte della nostra vita.
- Necessità di spazio per contenere oggetti: lo spazio in un fuoristrada camperizzato è prezioso e spesso ricavare vani per contenere oggetti e bagagli non è semplice.
Visto il gran numero di fuoristrada disponibili sul mercato e viste le loro diversità, è impossibile creare una guida con soluzioni e misure esatte e valide per qualsiasi fuoristrada. In questo articolo quindi spiegherò come camperizzare un Patrol GR Y60 a 5 porte.
Le soluzioni e misure adottate, possono comunque essere prese come spunto per la camperizzazione fuoristrada di qualsiasi marca e dimensione.
Creare letto in macchina
Realizzare il letto in un fuoristrada camperizzato è una delle cose più difficili da progettare e da fare. Questo perché il letto è grande e spesso, se per due persone, deve occupare tutta l'area interna del fuoristrada; inoltre il letto deve avere una superficie liscia ed omogenea per permettere un buon riposo.
Alcuni scelgono la tenda da tetto che, come tutte le cose ha pregi e difetti, è comoda per alcune cose, scomoda per altre.
CONSIGLIO: Se c'è abbastanza posto all'interno del fuoristrada, è consigliabile realizzare il letto all'interno; la protezione contro le intemperie è migliore e si può andare a dormire in un battibaleno.
D'altro canto, è impensabile creare un letto statico che occupi sempre tutto lo spazio all'interno del fuoristrada. Così, è necessario adottare alcuni possibili stratagemmi in modo da creare un letto trasformabile che, in poco tempo, possa essere smontato senza occupare il prezioso spazio all'interno dell'auto.
Tenendo conto del fatto che ho voluto mantenere i posti a sedere, senza eliminare quindi i sedili posteriori, la soluzione che ho adottato per il mio Nissan Patrol camperizzato è quella di creare un letto a organino che possa collassare su se stesso, occupando pochissimo spazio quando è chiuso.
La superficie del letto è stata realizzata in legno multistrato di pioppo spesso 2 cm, rivestito di moquette auto-adesiva.
Una delle doghe, che compongono il ventaglio, funge da fissaggio e da supporto per le altre doghe, connesse alla prima mediante cerniere in metallo. In totale, la realizzazione del letto ha richiesto 4 doghe.
Il letto è stato fissato allo schienale dei sedili posteriori tramite dei fori già esistenti che servono per sostenere la lamiera posteriore della seduta.
Una volta che il sedile posteriore è stato abbattuto, è possibile espandere le doghe del letto che, frontalmente, vanno ad appoggiare sul supporto della cassetta porta potti. Nella parte posteriore, l'ultima doga, combacia con la superficie superiore del cassettone.
Fornello per fuoristrada camperizzati
Come rinunciare a un piatto di spaghetti fai da te in viaggio? Per noi italiani è quasi impossibile! Per fortuna c'è un modo semplice di creare una piccola e funzionale cucina sul fuoristrada.
Al contrario dei normali camper, è un problema installare una grossa bombola del gas; questo sempre per problemi di spazio.
La cucina è facilmente realizzabile utilizzando un fornello da campeggio compatto. Questo è alimentato con piccole ricariche usa e getta, bombole di butano e propano facilmente reperibili in quasi tutti i negozi di bricolage.
CONSIGLIO: Un ottimo fornello da campeggio è il Bistrò 2 di marca Campingaz. Dal costo molto ridotto, questo fornello ha un solo fuoco e una manopola per regolare l'intensità della fiamma. È molto compatto, le sue dimensioni sono di circa 34 x 28 x 12 cm.
Il fornello da campeggio, può essere inserito all'interno di un cassetto realizzato appositamente nella parte posteriore del fuoristrada e fissato sul fondo per evitare che si muova durante il viaggio. In questo modo, per preparare un pasto sarà necessario stare all'esterno del veicolo. Il pregio di questa configurazione, però, è che il fornello prende poco spazio, diventa invisibile all'occorrenza, e il fuoristrada può mantenere i sedili posteriori.
Come seconda opzione, se c'è spazio all'interno del veicolo, è possibile costruire un mobile sopra un passaruota posteriore e fissare li il fornello da campeggio. In questo modo, sarà possibile cucinare un pasto anche dall'interno del fuoristrada, senza la necessità di stare all'esterno.
CONSIGLIO: se si vuole preparare il fuoristrada per viaggi invernali, è opportuno installare il fornello all'interno della vettura, per evitare di dover cuocere il pasto al freddo, bagnandosi in caso di precipitazioni; se invece si vuole preparare il fuoristrada per viaggi estivi, è opportuno risparmiare lo spazio al centro dell'abitacolo, optando per l'installazione del fornello nel cassettone posteriore.
Serbatoio acqua fuoristrada
Perché l'acqua a bordo è così importante? Semplicemente perché l'acqua è l'elemento primario della vita e perché, senza accorgercene, la utilizziamo per moltissime azioni quotidiane. Abbiamo capito quindi che un serbatoio acqua fuoristrada è importante se non vitale per un viaggio confortevole.
In un camper è semplice avere una riserva d'acqua, poiché lo spazio a disposizione è molto. In un fuoristrada, invece, ricavare lo spazio per contenere un serbatoio d'acqua può essere un problema.
Un serbatoio acqua per fuoristrada è realizzabile con lamiera di acciaio inox e una buona saldatrice; oppure in plastica, mediante l'utilizzo dei serbatoi per camper disponibili sul mercato; o ancora tramite l'utilizzo di un serbatoio acqua flessibile, spesso utilizzato in settore nautico. Per camperizzare il mio fuoristrada ho scelto l'ultima soluzione.
Volendo ottimizzare al meglio gli spazi, ho voluto utilizzare l'angusto spazio disponibile sotto i sedili posteriori. Ho calcolato il volume disponibile e ho deciso di acquistare un serbatoio acqua morbido di marca Plastimo. Questo serbatoio, da 100 L, è composto da uno strato di spesso nylon alimentare, rivestito da uno strato di tessuto cordura che lo rende molto resistente.
Per contenere il serbatoio dell'acqua, ho realizzato una struttura in legno multistrato di pioppo di spessore variabile da 1 a 2 cm, a seconda dell'esigenza strutturale richiesta.
Su uno dei due lati, ho ricavato lo spazio per installare una bocchetta per il riempimento del serbatoio.
Sull'altro lato, invece, ho installato internamente la pompa dell'acqua di marca Seaflo e dalla portata di 3,8 L/min. Riguardo quest'ultima, c'è da dire che ne esistono di due tipi: manuali e automatiche: quelle manuali costano meno e richiedono la chiusura di un contatto elettrico per l'avviamento; quelle automatiche o a depressione, al contrario, costano di più e hanno un sensore che permette alla pompa di avviarsi automaticamente qualora la pressione dell'acqua nelle tubazioni venga a mancare.
CONSIGLIO: Vista la comodità delle pompe automatiche, la cosa migliore è installare una di queste ultime, collegata all'impianto elettrico del fuoristrada mediante un opportuno fusibile e comandata da un interruttore che consenta di staccare l'alimentazione all'occorrenza.
Successivamente ho collegato l'uscita della pompa a una tubazione che riversa l'acqua del serbatoio in una piccola nappa da doccia, anche quest'ultima di derivazione nautica, con un rubinetto a leva integrato che permette di aprire e chiudere l'acqua con un semplice tocco. Questo consente l'utilizzo dell'acqua per i più svariati usi e ovviamente anche per farsi una doccia all'aperto.
Creare WC in auto
Il WC non è una cosa essenziale quando si viaggia con un fuoristrada. Però è senz'altro una comodità non di poco conto.
Una delle soluzioni più veloci per avere il WC in auto, è quella di installare una cassetta porta potti. Sul mercato se ne trovano veramente di tutti i tipi e dimensioni.
Una cassetta porta potti funziona praticamente come bagno chimico: si inserisce al suo interno il disgregante, uno speciale liquido che scioglie gli escrementi solidi; in un altro scomparto, necessario ad alimentare il risciacquo, si versa dell'acqua, spesso mischiata a disinfettante o a opportuni additivi.
Una volta utilizzato il WC, si potrà azionare il comando di risciacquo; le deiezioni saranno poi contenute nell'apposito serbatoio stagno dove si trova anche il liquido disgregante.
Le cassette porta potti, possono essere facilmente svuotate in quasi tutte le aree adibite ai camper.
Non è molto semplice trovare il posto adatto per installare il WC chimico in auto. Se il fuoristrada è di grandi dimensioni, comunque, è spesso possibile fissarlo sul pavimento, davanti ai sedili posteriori.
CONSIGLIO: Un buon compromesso è installare il porta potti Qube 335 di marca Thetford; questo WC chimico è uno dei più piccoli sul mercato e include un kit di fissaggio a pavimento, facilmente rimovibile, per renderlo solidale al fuoristrada. Il serbatoio delle acque nere ha una capienza di circa 14 L, non male viste le dimensioni molto contenute.
Visto che il pavimento del Nissan Patrol non è liscio, per il montaggio della cassetta porta potti ho dovuto provvedere a creare un piano regolare. Questo è stato realizzato in legno multistrato di pioppo spesso 1 cm ed è stato sagomato in base al profilo del pianale della vettura.
In questa configurazione, la cassetta porta potti, oltre alla funzione di WC chimico, ha anche il compito di sorreggere il letto quando questo è aperto.
Inverter per fuoristrada
Probabilmente, quando vai in giro, porti insieme a te una fotocamera, uno smartphone o un tablet, un notebook, una action cam, un asciugacapelli e molti altri dispositivi elettrici o elettronici. Purtroppo però tutti questi dispositivi hanno bisogno di elettricità per funzionare.
Capita anche molto spesso di tenere il fuoristrada parcheggiato, senza avviare il motore, anche per qualche giorno. Spazio permettendo, perciò, è da prendere in considerazione l'installazione di uno o più pannelli fotovoltaici, in modo da generare energia autonomamente, anche a motore spento. In caso si utilizzi il portapacchi, quello è un ottimo posto dove installare un pannello solare; l'unica pecca è che spesso va praticato un foro nel tetto del veicolo per far passare il cavo del pannello fotovoltaico all'interno dell'abitacolo.
Il pannello fotovoltaico deve essere scelto con cura in base alle proprie esigenze. Questo poi, deve inviare l'elettricità a un regolatore di carica. In commercio esistono due differenti tipologie di regolatori, PWM e MPPT; conviene sempre optare per la seconda tipologia poiché ha un rendimento maggiore, permettendo di caricare di più la batteria con la stessa quantità di radiazione solare. I regolatori di carica MPPT sono però leggermente più costosi di quelli PWM.
È inoltre consigliabile l'installazione di una o più batterie supplementari da utilizzare per i servizi, senza così influire sulla carica della batteria principale. Anche qui la scelta è varia: ci sono molte tipologie diverse di batterie, alcune più economiche e altre più costose. Solitamente in questo caso, maggiore è la spesa e maggiore è la resa.
CONSIGLIO: Personalmente io evito di installare batterie da poco, magari di marche sconosciute, in quanto spesso, proprio nel momento del bisogno, non fanno opportunamente il loro dovere. Una batteria di una buona marca, difficilmente durerà poco. Ho utilizzato due batterie con tecnologia AGM da 100 Ah ciascuna, ricaricate dal pannello fotovoltaico PSM 100WPS da 100 W di marca NDS installato sul portapacchi. Il regolatore di carica MPPT abbinato al pannello, sempre di marca NDS, ha in corredo il piccolo monitor SC300M che mostra lo stato di carica delle batterie e la corrente fornita dal pannello fotovoltaico in tempo reale.
Per avere con l'elettricità lo stesso comfort che si ha in casa, occorre poi installare un inverter: questo è un apparecchio elettronico che, partendo da una tensione continua a 12 V, riesce a generare una tensione alternata di 220 V, permettendo così di alimentare gli apparecchi domestici.
Anche per gli inverter la scelta è pressoché infinita. Ne esistono di moltissime marche. La differenza più importante, però, è la forma d'onda: i migliori sono a onda sinusoidale pura, ovvero simulano alla perfezione il comportamento dell'elettricità che abbiamo tutti in casa; esistono poi inverter a onda quadra modificata, ovvero non propriamente lineare e sono molto più economici rispetto ai primi.
CONSIGLIO: Meglio investire un po' di più per un inverter a onda pura. Con questa tipologia è possibile alimentare, senza alcun problema, qualsiasi dispositivo elettrico o elettronico che non superi la potenza massima erogata dall'inverter. Volendo utilizzare anche attrezzi da lavoro elettrici e altri dispositivi ad alta potenza, ho installato l'inverter SP 2000-I da 2 kW continui e 6 kW di picco di marca NDS, corredato di comando remoto per accenderlo e spegnerlo dal sedile di guida.
È poi comodo passare uno o due cavi elettrici dall'inverter al fronte dell'abitacolo, in modo da poter utilizzare l'elettricità domestica anche dal sedile di guida quando necessario.
Cassetti per fuoristrada
Come ho più volte ripetuto, lo spazio è prezioso nella camperizzazione di un fuoristrada. Tutto deve essere incastrato perfettamente e avere il proprio posto, oltre a dover essere raggiungibile facilmente.
Un portapacchi è un'ottima soluzione per poter caricare materiale extra che non entra all'interno del veicolo. Taniche di carburante o acqua, binda e piastre da sabbia, cassette di attrezzi, bagagli vari.
Un'altra cosa interessante, è quella di costruire un cassettone posteriore, dietro all'ultima fila di sedili. Il cassettone può contenere vari oggetti o servizi, in base alla configurazione scelta. Per esempio è possibile utilizzarne una parte per fissare il fornello e una parte per stivare le stoviglie e il cibo, oppure è possibile inserirvi l'attrezzatura necessaria al fuoristrada come cinghie e grilli, o ancora potrebbe essere utilizzato come porta scarpe e vestiti.
CONSIGLIO: Visto che lo spazio non basta mai, è consigliabile creare il cassettone largo quanto più possibile, in modo da non sprecare nemmeno un centimetro. Inoltre è sempre bene utilizzare guide scorrevoli sovradimensionate, poiché il cassettone spesso dovrà sorreggere del peso e sarà sottoposto a urti e sbalzi. Io ho utilizzato guide a sfere con 80 kg di portata massima di marca So-Tech; queste hanno anche una comoda funzione di ritenuta che impedisce al cassetto di aprirsi durante la guida, senza la necessità di installare un ulteriore blocco.
Un'ottima idea, in caso si voglia installare il fornello a gas nel cassettone, è di ricavare un cassetto nel cassetto, ovvero di creare un cassetto più piccolo, contenente il fornello, nel cassetto più grande. Questo permetterà al fornello di essere lontano dal perimetro dell'auto e spesso eviterà che i fumi, creati durante la cottura, entrino nell'abitacolo della vettura.
Domande e risposte su come camperizzare un fuoristrada
Qual'è il miglior fuoristrada da camperizzare?
Non esiste il fuoristrada perfetto. Ciascun veicolo ha pregi e difetti, più o meno evidenti. Una buona base è un veicolo con motore e meccanica affidabili, un consumo di carburante moderato e una buona reperibilità di pezzi di ricambio.
Quanto costa camperizzare un fuoristrada?
Ci sono allestimenti da poche centinaia di Euro, fino ad arrivare a veri e propri camper 4x4 che costano invece molte migliaia di Euro. Un budget per un allestimento efficace si aggira intorno ai 2000 Euro, a salire in base agli accessori.
Perché camperizzare un fuoristrada?
Un fuoristrada camperizzato ti permette di raggiungere luoghi insoliti, di percorrere sentieri difficili, di vivere delle vere avventure senza rinunciare a un po' di comfort. In più, essendo poco più grande di una normale auto, ti consente di entrare nelle città senza problemi di dimensioni.
Considerazioni finali
Come abbiamo visto, esistono molteplici soluzioni per camperizzare il fuoristrada e creare così un veicolo overland personalizzato.
Una volta decise le destinazioni e calcolato il budget a disposizione, non ti resta che scegliere il fuoristrada da camperizzare che più ti piace e iniziare creare un camper fai da te.
Spero che questo articolo ti abbia dato alcune buone idee e indicazioni per camperizzare la propria auto in completa autonomia.
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