• Viaggio in camper nei paesi baltici

Nell'agosto del 2016 ho fatto un viaggio in camper in Lituania vagando da solo e stando lontano da casa per un intero mese. Un'avventura in camper in Lituania.

Ho viaggiato a bordo di un camper modello Ghepardo 5 con motore 2.4 diesel aspirato, basato su telaio Ford Transit anno 1982.
Questo è lo stesso camper che ho utilizzato lo scorso anno per le vacanze estive 2015, che però adesso ha una marcia in più: il nuovo motore, datato 1980 e installato la scorsa estate dopo la fusione avvenuta in Polonia, è in grado di tenere una velocità di crociera di 90 km/h.

Un viaggio in Lituania in camper per riscoprire me stesso, in compagnia della mia amica a quattro zampe. Un intero mese alla ricerca della pace dei sensi dove ho guidato per tanti tanti chilometri.

 

GIORNO 1 - 29/07/2016

Partenza per il viaggio in Lituania

Ore 08:30

Voglia di libertà, camper prontissimo, Amelia acciambellata nella sua cuccia, cinque prenotazioni tramite BlaBlaCar. Partenza da Ceppato con un bastimento carico carico di... Felicità!

Ore 09:01

Arrivato alla stazione dei treni di Pontedera, ho caricato la prima passeggera, Valentina, che avrebbe percorso la strada insieme me fino Bologna. Alti stivaletti, metallo e molto inchiostro, sintetizzano perfettamente il suo aspetto.

Ore 09:08

Abbiamo percorso la Tosco-Romagnola fino ad arrivare a un distributore di carburante, dove la seconda passeggera, Harmincz, è salita a bordo. La ragazza, ungherese trasferita in Italia, doveva tornare a casa a Budapest. Il suo compagno, italiano, aveva prenotato la corsa tramite BlaBlaCar. Harmincz era seguita da un altro amico peloso, il suo barboncino bianco.

Ore 09:16

La la strada di grande comunicazione Fi-Pi-Li è trascorsa piacevolmente fino a Firenze, in compagnia dei SOJA e della loro buona musica reggae. Giunto nei pressi del capoluogo toscano, ho imboccato l'autostrada in direzione Bologna passando dalla nuova e più dritta Variante di Valico, finalmente aperta al traffico dopo decenni di lavori. Abbiamo parlato di musica, festival e di vacanze passate alla ricerca della felicità.

Un'aria africana faceva si che la mia schiena fosse fusa con il sedile in pelle. La piccola ventola del camper sembrava un asciugacapelli; in autostrada, sentivo le gocce di sudore colarmi lungo tutta la spina dorsale, sebbene stessimo attraverssando l'appennino.

Ore 11:04

Raggiunta la vecchia signora dai fianchi un po' molli, Bologna, abbiamo percorso la tangenziale per poi addentrarci in città fino ad arrivare a un altro punto di incontro, in via Tiberio Fiorilli. Qui ha fatto la sua comparsa Shadi, ragazza iraniana, in Italia per seguire gli studi all'università di Belle Arti.

Ore 12:25

Arrivati alla stazione dei treni di Bologna, abbiamo dovuto sostare più di un'ora per attendere un passeggero ritardatario. Arrivato, Donato è salito a bordo, presentandosi e scusandosi.

Il pulmino della felicità è così partito alla volta di Budapest, la destinazione univoca di tutti i miei passeggeri e dove avrei fatto la mia prima vera sosta.

Ore 17:02

Da un po' abbiamo varcato il confine sloveno, arrivando a Lubiana. Qui abbiamo fatto un ulteriore pit-stop per caricare l'ultimo passeggero, il ragazzo olandese John, diretto a Budapest. Dopo aver rifocillato il Ghepardo con 70 litri di buon gasolio, siamo partiti in quarta in direzione Marburgo.

 

GIORNO 2 - 30/07/2016

Dormire con il camper in area di servizio a Budapest e sosta in Polonia

Ore 03:29

Dopo un estenuante e infinito tragitto a 80 km/h siamo finalmente giunti a Budapest. Ho condotto lo stanco pulmino felice per la città, attraversanto prima Buda e poi Pest, le due parti della città divise dal Danubio, portando a destinazione i miei passeggeri uno per uno, riscuotendo in contanti la quota pattuita per il viaggio.

Con la somma raggiunta, la vacanza è stata gratis per i primi 1000 chilometri.

Ore 04:12

Stanco dalle molte ore di guida e oramai rimasto solo con la deliziosa compagnia di Amelia, ho deciso di fermarmi, per riposare qualche ora, in un'area di servizio poco fuori dalla città.

Sistemato il camper nel parcheggio dei camion, ho tirato il freno a mano e ho spento il motore, spegnendomi e assopendomi assieme a lui. Mi sono arrampicato con fatica in mansarda, ho dato la buonanotte ad Amelia, che già riposava nella sua cuccia, e mi sono addormentato in un battibaleno.

Ore 06:15

Click, clack... Mi sono svegliato per aver sentito alcuni rumori metallici provenire dall'esterno del camper. Chiavi? Cacciaviti? Uno scampanellio lieve, un brusio come i passi di un topo... Poi ho visto la maniglia della porta del camper piegarsi verso il basso.

Chi stava entrando?

Ancora in preda alla confusione dell'improvvisa sveglia, ho afferrato l'unico corpo contundente vicino a me, un piccolo Opinel. La porta intanto si stava aprendo, la luce stava scacciando le tenebre dell'angusto dormitorio, abbagliando i miei occhi tutt'altro che vigili.

Prima che la porta fosse aperta completamente, ancora non troppo desto, ho esclamato "Buongiorno!".

La porta si è chiusa immediatamente, sbattendo con violenza contro la parete del camper. Sono corso giù dalla mansarda, sorreggendomi alla porta del bagno e brandendo in mano l'Opinel, l'unica arma che avessi a disposizione nelle immediate vicinanze.

Dopo pochi secondi, ho udito lo stridio dei pneumatici di un'auto che si allontanava a gran velocità, poi... Il silenzio. Mi sono vestito rapidamente e, dopo circa un minuto, ho aperto la porta del camper per verificare la situazione. Nessun graffio sulla porta, nemmeno danni alla serratura. Probabilmente, chi voleva entrare, sapeva il fatto suo sull'apertura delle serrature; i vecchi camper hanno serrature relativamente semplici, spesso violabili utilizzando un comune grimaldello bulgaro.

Con il sonno ormai passato, l'adrenalina non mi ha permesso di continuare a dormire. Così, ancora un po' addormentato e agitato, sono tornato a occupare il mio posto sul sedile di guida per proseguire il viaggio.

Ore 17:45

Arrivo a Dębica, città famosa anche in Italia per la produzione dei pneumatici dell'omonima marca.

Qui ho deciso di stabilire il campo base per la notte, ormai stanco dai molti chilometri percorsi. Ho fermato lo stanco corridore in un parcheggio pubblico circondato da alberi che regalavano momenti di sollievo al riparo dal sole estivo.

Ore 18:39

Dopo una bella doccia fresca, mi sono recato nel centro commerciale della città, la Galeria Dębica. Li ho acquistato una SIM card locale della compagnia telefonica Orange, in modo da avere internet senza dover spendere una fortuna.

 

GIORNO 5 - 02/08/2016

Arrivo a Vilnius con il camper

Ore 06:50

Sveglia di buon mattino. Dopo un'abbondante colazione salata, sono partito alla volta della Lituania.

La strada da percorrere la conoscevo già, a est in direzione Rzeszów, poi a nord verso Lublino per proseguire verso Białystok, la città dei bisonti.

Ore 21:00 (GMT + 2)

Finalmente, dopo tutto il giorno al trotto, sono arrivato a casa del mio amico Eros.

Il tempo non era dei migliori, una nebbiolina d'acqua era sospesa nell'aria e inumidiva la mia mano fuori dal finestrino. Ho improvvisato un parcheggio a pochi metri dalla vetusta porta d'ingresso del condominio sovietico.

Entrato in casa, ho salutato il mio amico, la sua compagna e la loro piccola principessa Viltė.

Ore 22:12 (GMT + 2)

Ormai stanca dall'acqua ingurgitata durante il viaggio, la bocca reclamava il buon sapore del malto. Così, io ed Eros, abbiamo camminato per qualche centinaio di metri, attraverso tre isolati, arrivando al Marceliukės Klėtis, un locale tipico lituano che serve dell'ottima birra locale.

Arrivati al pub, Eros mi ha presentato il suo amico Angelo, un altro italiano emigrato a Vilnius con tutta la famiglia. Così abbiamo trascorso tre ore in compagnia, sorseggiando birra ambrata, raccontandoci storie di vita e vicende accadute a ciascuno di noi.

 

GIORNO 6 - 03/08/2016

Locale tipico a Vilnius e liquore fortissimo

Ore 01:31 (GMT + 2)

Cascanti e ormai ubriachi, abbiamo barcollato fino a casa, sorreggendoci l'un l'altro, ridendo senza motivo per qualsiasi cosa vedessimo davanti a noi.

Arrivati davanti alla piccola rampa di scale che conduceva in casa di Eros, ci siamo salutati con due lamenti forzati dal sapore di fegato. Io poi sono entrato nel camper e mi sono coricato, già dormiente, in mansarda.

Ore 21:00 (GMT + 2)

La giornata è trascorsa all'insegna del relax. In casa di Eros, abbiamo parlato delle vicende successe durante l'anno, bevuto birra e mangiato noccioline.

Volendo essere sicuri di una notte dal sonno profondo, ci siamo recati di nuovo al Marceliukės Klėtis per assimilare un paio di boccali di dorata saggezza.

Ore 23:48 (GMT + 2)

Arrivata l'ora di ritirarsi nei propri alloggi, ci siamo diretti verso la cassa per pagare il conto. Dietro il banco Justas, un orso vichingo, biondo, alto più di due metri e largo come un armadio. Appurato del mio essere straniero, mi ha porto la mano per presentarsi; io avrei potuto tenderle entrambe, non sarei comunque riuscito ad afferare la sua.

Dopo questa singolare stretta di mano, Justas, ha ben pensato di offrirmi un ultimo bicchiere, come premio per aver guidato fin là.

Il vichingo ha preso un corno di terracotta, poco più grande di una tazzina da caffè, e lo ha riempito con un misterioso liquido trasparente, vodka all'apparenza, incitandomi a consumarlo tutto d'un fiato.

Il liquore, chiamato Midus Žalgiris, è uno dei più vecchi composti del mondo antico, un distillato semi-finito di prodotti naturali come mirtilli, miele e limone. I suoi 75 gradi alcolici si fanno sentire ancor prima di poggiarlo sulle labbra, pizzicando l'interno delle narici.

Ho afferrato il corno e l'ho svutato, rimanendo senza fiato per alcuni secondi, poi ho cortesemente annuito e ringraziato. Justas si è messo a ridere, probabilmente per la mia faccia stranita dopo il pieno di benzina.

 

GIORNO 8 - 05/08/2016

Mercatino dell'antiquariato a Vilnius e cimeli sovietici

Ore 10:15 (GMT + 2)

La curiosità, mi ha spinto ad andare a visitare una piccola area di Vilnius, conosciuta per il mercatino permanente di cimeli sovietici.

Una volta arrivato li, insieme a Eros, sono stato invaso dalle molte voci dei mercanti. Nell'aria, offerte di ninnoli russi, coltelli, binocoli, attrezzi, monete. La piazza era piena di cimeli di guerra ordinati alla rinfusa su piccoli banchini improvvisati con plastica e metallo. Non appena mi fermavo a guardare un oggetto, anche da lontano, il venditore faceva subito la sua proposta commerciale.

Pagando pochi spiccioli, ho portato con me due vecchie monete russe, una medaglia di un veterano di guerra e un'ottima fibbia per cinture, originale della marina russa.

Ore 20:00 (GMT + 2)

Dopo il pomeriggio trascorso ammazzando il tempo in chiacchiere, abbiamo deciso di fare visita a un locale in centro città, il Seven Fridays.

Arrivati al pub, abbiamo incontrato un gruppo di ragazzi e ragazze lituani, nel quale c'era una collega di lavoro del mio amico. Così, dopo le piacevoli presentazioni, ci siamo persi in birra e risate fino a tarda notte.

 

GIORNO 9 - 06/08/2016

Birra e locali notturni a Vilnius

Ore 04:48 (GMT + 2)

Il locale stava chiudendo... Un'ora fa! Il barista ci ha invitato cortesemente a lasciare il tavolo, perciò ci siamo alzati, abbiamo saldato il conto e ci siamo diretti verso l'uscita.

Il cielo era chiaro, albeggiava e per strada si camminava già senza le luci dei lampioni.

Poco dopo, ho capito che i lituani sono bevitori instancabili. A qualche decina di metri dall'uscita del Seven Fridays, ho visto i ragazzi addentrarsi in un altro pub, ancora aperto. Io ed Eros abbiamo incrociato i nostri sguardi, trasmettendoci con gli occhi la nostra stanchezza. Eros allora ha deciso di tornare a casa con la sua auto mentre io mi sarei trattenuto ancora un po'.

Non ho toccato nessun altro bicchiere, per me era giunto il momento di smettere di bere. Poi, usciti dal pub, sono rimasto un altro po' di tempo in compagnia.

Ore 06:02 (GMT + 2)

*****

Ore 07:36 (GMT + 2)

Ho deciso di camminare un po' per godermi l'alba baltica e così mi sono diretto verso il camper, distante circa 7 chilometri.

Durante il mio tragitto, ho intravisto diverse persone sedute sulle panchine, ancora con i postumi della sera precedente. Uno di loro mi ha colpito particolarmente, in quanto si era completamente addormentato da seduto su una tavola di legno.

Ore 10:28 (GMT + 2)

Arrivato al camper, ho cercato senza successo di dormire un po': l'ora del sonno era ormai passata.

Così, poco dopo, ho bussato alla porta di Eros, entrando in casa sua per fare colazione. Durante il caffè, Amelia si è divertita a giocare con il gatto grigio del mio amico.

 

GIORNO 11 - 08/08/2016

Uffici della sede di Pixelmator

Ore 12:04 (GMT + 2)

Questa mattina ho avuto il piacere di visitare la sede di Pixelmator. Cos'è Pixelmator? È un app di foto-ritocco che ha avuto moltissimo successo in ambiente Apple; è infatti disponibile per iPhone, iPad, Mac. Pixelmator è nata dall'idea di due ragazzi lituani e ha la sede proprio qui, a Vilnius.

Sono andato a piedi con Eros che mi ha fatto da cicerone, essendo la sede poco distante da dove ho parcheggiato il camper.

Ore 20:02 (GMT + 2)

Tornando verso casa, ho avuto modo di ammirare, ancora una volta, una persona dormiente su una panchina.

Ore 20:35 (GMT + 2)

Per cena, ho voluto provare un po' di cucina lituana. Sono così andato di nuovo al Marceliukės Klėtis per gustare una pietanza locale.

 

GIORNO 12 - 09/08/2016

Acquistare un cane all'estero

Ore 16:14 (GMT + 2)

Oggi ho svolto un incarico, ovvero cercare un chichuahua simile ad Amelia per un amico in Italia. Per questo, ho scritto un'email a Inga U. l'allevatrice di cani dove, lo scorso anno, ho incontrato Amelia; le ho chiesto se avesse disponibile qualche cucciolo simile, di piccolissima taglia. La sua risposta è stata abbastanza rapida: ne aveva solo uno disponibile e... Era il cugino carnale di Amelia.

Così, poco dopo, mi sono recato nell'appartamento di Inga per vedere il piccolo cane. Pukis, che in lingua lituana significa "tenero", è figlio della sorella della madre di Amelia, perciò è veramente suo cugino. Pelo leggermente più chiaro, stessa forma.

Dopo essermi messo d'accordo con Inga per il prezzo, le ho confermato che avrei preso il cane, dicendole però che lo avrei ritirato dopo alcuni giorni, poco prima della mia partenza da Vilnius.

Ore 23:15 (GMT + 2)

Una curiosa macchia scura si muoveva molto lentamente nel prato di fronte al Ghepardo, facendo frusciare i fili d'erba. Poi avvicinandomi, silenzio...

Spostando alcuni arbusti, ho scorto un porcospino di notevoli dimensioni, che si stava nascondendo da me. Senza disturbarlo troppo, ho approfittato dell'occasione per scattare alcune foto all'insolito animale.

 

GIORNO 14 - 11/08/2016

Viaggio sul Mar Baltico

Ore 18:34 (GMT + 2)

Il mio amico Eros, ha ricevuto una visita da parte dei suoi genitori, che si sarebbero trattenuti a Vilnius per una settimana.

Per me si era fatta l'ora di iniziare il viaggio in camper sul Mar Baltico. Così, dopo aver salutato tutti, sono salito sul camper, ho sistemato tutte le cose lasciate in giro, ho fatto accomodare Amelia nella sua cuccia e ho girato la chiave nel quadro avviando il motore.

La strada per il Mar Baltico sarebbe stata breve, circa 300 chilometri da Vilnius, esattamente dalla parte opposta della Lituania. La strada è stata monotona e piuttosto dritta. Man mano che mi sono avvicinato al mare, ho visto la vegetazione cambiare, adattandosi al clima marino.

Ore 20:48 (GMT + 2)

Arrivato nella città di Klaipėda, mi sono diretto verso il porto per imbarcarmi sul piccolo traghetto che mi avrebbe condotto nella penisola di Neringa, dove si trova il parco naturale di Nida.

La traversata in traghetto per il camper è costata € 15, un po' cara visto che la penisola è separata dalla terra ferma da una piccolissima lingua di mare. In Lituania, non ci sono strade trafficabili per arrivare a Neringa e ovviamente chi di dovere punta a fare business con le traversate in traghetto. L'unico modo di raggiungerla via terra è passare dall'Oblast di Kaliningrad.

Ore 21:01 (GMT + 2)

Una volta sbarcato sulla penisona di Neringa, ho percorso circa 2 chilometri per cercare un buon parcheggio per il Ghepardo. La penisola non era per niente affollata, perciò è stato facile trovare una sistemazione.

Parcheggiato il camper vicino alla spiaggia, mi sono diretto a piedi verso il mare. Prima di intravedere il mare, ho dovuto scalare una duna di sabbia molto alta. Arrivato sulla sommità, un forte vento ha colpito la mia faccia; forse la duna è stata creata da madre natura poprio per proteggere dal vento la flora della penisola.

Mi sono goduto il tramonto in compagnia del vento e dell'infrangersi delle onde, la spiaggia era deserta e fredda.

Sono poi tornato nel camper per cenare e riposare fino al mattino seguente. La notte sono stato svegliato diverse volte da un gruppo di ragazzi bielorussi un po' ubriachi ma non ostili.

 

GIORNO 15 - 12/08/2016

Mar Baltico in camper e Penisola Curlandese

Ore 10:00 (GMT + 2)

Dopo colazione, mi sono diretto in camper verso il centro abitato di Smiltyne per andare a visitare la piccola città.

Durante la mia lunga passeggiata, ho visto molti reperti marini connessi con la storia lituana. Antiche barche e pezzi di piccoli pescherecci conservati, come in un museo a cielo aperto. La popolazione di Klaipeda, utilizzava queste barche per la pesca dei salmoni nel XX secolo.

Molte case, immerse nella natura, sembravano essere disabitate o forse utilizzate dai proprietari solo per le vacanze. Sicuramente posso affermare che la natura regna sovrana in questa piccola parte di mondo, la vegetazione cresce rigogliosa e il mare sbatte continuamente sulla costa lasciata al suo destino.

Ore 17:54 (GMT + 2)

Quando ieri sera sono stato sulla spiaggia il tempo non era dei migliori, all'orizzonte c'era una grossa perturbazione. Sono andato così a fare una passeggiata sulla sabbia irradiata dal sole.

In riva al mare c'erano soltato due persone, poi il nulla a perdita d'occhio. La sensazione di sentirsi così, soli, immersi nella natura è veramente appagante e da modo di riflettere profondamente.

Ore 18:54 (GMT + 2)

Giunta l'ora di prendere il traghetto per tornare sulla terra ferma, mi sono diretto nuovamente al porticciolo di Neringa, imbarcandomi successivamente con il camper.

La traversata, come per l'andata, è stata molto rapida e ha avuto lo stesso costo.

Ore 20:59 (GMT + 2)

Ho guidato lungo il rettilineo di 200 chilometri che serapa Klaipėda da Kaunas.

Arrivato a Kaunas, ho cercato un parcheggio per riposare fino al mattino seguente. L'indomani sarei andato a visitare Ninth Fort il piccolo campo di concentramento vicino a Kaunas.

 

GIORNO 16 - 13/08/2016

Campo di concentramento in Lituania

Ore 14:05 (GMT + 2)

Finalmente si è fatta l'ora di visitare il Ninth Fort, il forte militare adibito campo di concentramento a Kaunas. La posizione del campo di concentramento in Lituania non è ben visibile dalle indicazioni pubbliche, così ho cercato le coordinate esatte su internet e, mettendo in moto il Ghepardo, mi sono avvicinato.

Arrivato all'esterno della struttura, ho parcheggiato il camper e mi sono diretto all'interno, lasciando Amelia a riposare nella sua cuccia, con gli oblò socchiusi e la ventola accesa per far circolare l'aria all'interno del camper.

Il campo di concentramento vicino a Vilnius richiede un piccolo biglietto per l'ingresso dal costo di € 3, che permette l'accesso al museo molto ben mantenuto. Questo è pieno di cimeli e testimonianze storiche dei fatti accaduti durante il periodo operativo del campo di concentramento.

Ho chiesto, alla signora seduta alla cassa, se avessi potuto usare la fotocamera sugli articoli esposti, lei ha cortesemente annuito.

Dopo la visita al museo, sono passato a visitare il forte militare in Lituania vero e proprio. Un edificio blindato, ben organizzato in stile militare. Al suo interno, ho potuto vedere molte ricostruzioni di scene dell'epoca, create con l'ausilio di manichini vestiti da soldati.

Terminata la visita al campo di concentramento in Lituania, sono tornato sul Ghepardo, ho accarezzato Amelia e ho ripreso la strada per tornare a Vilnius in camper.

Ore 22:03 (GMT + 2)

Raggiunta la capitale della Lituania in camper, ho deciso di passare un po' di tempo al Marceliukės Klėtis per una birra. Svuotata la pinta, sono tornato sulla groppa del ghepardo per riposare.

 

GIORNO 21 - 18/08/2016

Cucina tipica lituana

Ore 18:08 (GMT + 2)

Dopo una giornata passata in casa all'insegna del relax, io ed Eros siamo andati a fare un aperitivo lituano, ovvero a bere una birra e mangiare noccioline. Ci siamo seduti al Kirpykia Alanija, un luogo di ritrovo per i lavoratori che hanno voglia di una sbronza pomeridiana appena finito il turno; diciamo che è la versione lituana dei nostri circoli del dopo lavoro, sparsi un po' in tutta Italia.

Abbiamo ordinato due ottime birre da una pinta per soli 50 centesimi l'una e una scatola di arachidi.

Mentre sorseggiavamo la nostra pinta, abbiamo avuto modo di vedere alcune scenette comiche: persone che, una volta bevuti diversi boccali di birra, si accingevano a tornare a casa barcollando per strada e sul marciapiede, sorreggendosi all'amico ubriaco ancora più di loro, credendo invece che fosse sobrio.

Ore 20:29 (GMT + 2)

Per la cena, abbiamo voluto preparare un assortimento di mare in stile lituano. Presso il supermercato Maxima sito vicino a casa di Eros, abbiamo acquistato tre carpe affummicate, totani e altre specialità ittiche. Arrivati a casa, abbiamo disposto tutto su un vassoio, accompagnando la portata con pane integrale nero a base di cereali.

Le danze si sono aperte sul tavolo imbandito. Così io, Eros, Austė e sua figlia Viltė, abbiamo spolverato tutto.

 

GIORNO 22 - 19/08/2016

Viaggiare in camper con un cane

Ore 16:00

Era così giunto il momento di andare a ritirare il nuovo ospite, Pukis, per poi iniziare a percorrere la strada di casa. Ho chiamato il mio amico in Italia per comunicargli che sarei andato a prendere il cagnolino.

Mi sono così diretto a casa di Inga U. per prendere il piccolo Chihuahua peloso. Salito in casa, ho ricevuto un caloroso benvenuto. Dopo i saluti, ho consegnato alla donna la cifra pattuita per il cane, ho preso i documenti e Pukis è venuto via con me.

Una volta scese tutte le rampe di scale del condominio sovietico, ho mostrato al nuovo arrivato il camper e ho fatto in modo che conoscesse Amelia. Per fortuna i due sono andati d'accordo fin da subito.

Poco dopo, ho avviato il motore e mi sono diretto verso la frontiera lituana, iniziando così la strada per tornare a casa.

 

GIORNO 26 - 23/08/2016

Parco naturale a Cracovia

Ore 14:40

Con la Lituania ormai alle spalle, ho percorso la Polonia fino alla regione nominata Małopolskie, ovvero Piccola Polonia.

Poco fuori dalla città di Cracovia, c'è un grande parco naturale con un lago, dove i ragazzi del posto vanno spesso a fare il bagno. Così, durante la strada di ritorno, ho deciso di sostare un paio di giorni nel parco, rilassarmi e fare un bagno prima di tornare in Italia.

 

GIORNO 29 - 26/08/2016

Rientro dalle vacanze con il camper

Ore 05:11

Dopo molte ore di guida e un lungo tragitto, passando per la Polonia, la Slovacchia e l'Austria, sono arrivato a casa.

 

Organizzare viaggio in Lituania

Itinerario viaggio Lituania in camper

 

Report e considerazioni finali

  • Durata totale: 29 giorni
  • Distanza totale: 5.005 km
  • Spesa totale: 1.020,14 €
  • Velocità media: 80 km/h
  • Voto complessivo: 4/5

Qualche volta è bello vivere un paese come un locale, anziché andare a vedere solo i monumenti ed i luoghi di interesse più comuni.

Provare a vivere per un paio di settimane in modo completamente diverso dalle abitudini quotidiane, parlare e scambiare esperienze con persone del posto, da modo di conoscere veramente un paese oltre i musei, oltre le statue e oltre le cattedrali.

Spesso, un monumento rimane soltanto una fotografia nel proprio smartphone o lo sfondo di un selfie su Instagram. Questa esperienza, invece, rimarrà senz'altro un ricordo indelebile di un mese vissuto in una vita alternativa.

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